

Il 7 dicembre 1930, in Francia nelle acque davanti a Saint-Nazaire, una tremenda esplosione travolse ed affondò l’“Artiglio”, mentre si trovava impegnato nella demolizione del piroscafo “Florence” che giaceva, con un carico di 150 tonnellate, tra esplosivo e munizioni, a 16 metri di profondità, ostacolando l'ingresso della baia. Nella tragedia, che causò dodici vittime, persero la vita i palombari viareggini Alberto Gianni, Aristide Franceschi, Alberto Bargellini ed il marinaio Romualdo Cortopassi.
La notizia fece subito il giro del mondo. Terribile fu il colpo per Viareggio e per la marineria viareggina. Molti pensarono che mai più si sarebbe parlato del tesoro dell’”Egypt”, il cui recupero, dopo il ritrovamento del relitto, era stato rimandato per le avverse condizioni atmosferiche ed allora l'“Artiglio” ebbe il compito di demolire il “Florence”.
Ma un'ideale parentela di lavoro e di sangue aveva già dato i suoi frutti. Altri palombari, cresciuti alla scuola del Gianni, erano pronti a portare avanti l'impresa. Nacque così l’“Artiglio°” che con un'impresa che sa di leggenda strappò al mare il tesoro dell'”Egypt”, portando in superficie già nel 1933 oltre 6 tonnellate e mezzo d'oro e 44 di argento, molto più di quanto era stato denunciato alla assicurazione.
Per ricordare il 95° anniversario della tragedia, l’UNITRE Viareggio Versilia, nel programma culturale dell’anno Accademico 2025/2026, ha organizzato per martedì 9 dicembre, alle ore 16,30 nel salone della Croce Verde, la conferenza “7 dicembre 1930, la tragedia dell’Artiglio. La storia ed il mito dei palombari viareggini”, a cura di Paolo Fornaciari, storico e presidente dell’Unitre, che in considerazione dell’interesse dell’argomento trattato, sarà aperta alla partecipazione della cittadinanza (fino ad esaurimento dei posti disponibili).