Il trasferimento del Mercato in piazza Cavour

Martedì 9 gennaio, alle ore 16,30 nel salone della Croce Verde, in via Garibaldi, prima conferenza dell’UNITRE Viareggio Versilia del 2024  a cura di Paolo Fornaciari, presidente dell’Associazione e avrà come tema: Il trasferimento del Mercato in piazza Cavour.

Sarà l’occasione per ripercorrere le tappe che, non senza scontri e polemiche, portarono allo spostamento del Mercato dalla via Regia alla piazza Cavour.

Già all’inizio del Novecento, il mercato, ubicato nella piazza davanti alla Torre Matilde, iniziò a palesare gravi inconvenienti: non era più sufficiente a contenere le baracche ed i numerosi banchi, inoltre le condizioni igieniche erano rese impossibili in caso di pioggia, poiché il fondo sterrato si trasformava in un autentico pantano.

Così nell'aprile del 1919, il Regio Commissario propose di trasferire i banchi nella piazza Cavour, lasciando nel vecchio mercato il commercio del pesce e la vendita all'ingrosso dei generi alimentari.

Contro il provvedimento insorsero gli abitanti del centro storico, poiché lo spostamento era un danno per la città, privandola di una delle più belle piazze, "patrimonio naturale di tutti”.

Ma se c'era chi contestava, c'era anche chi auspicava lo spostamento. Per gli abitanti delle vie intorno alla piazza Cavour era una necessità reclamata da anni.

Il problema dello spostamento fu affrontato solo nel 1922,  e fu deciso di realizzare in piazza Cavour un vero centro commerciale, secondo il progetto dell'ing. Alfredo Belluomini, e di sistemare  il vecchio mercato. Costo oltre L. 1.880.000, da reperire dalla vendita di circa 30.000 metri quadrati di pineta nella zona oltre la via Marco Polo.

La decisione offrì alla "vecchia Viareggio" motivo per dare battaglia, trovando anche illustri alleati pronti a far sentire la propria voce.

L'Amministrazione comunale fu costretta ad ammettere che il progetto era troppo oneroso, ma

quando Belluomini propose che la sistemazione dei mercati fosse realizzata dalla ditta Scarselli di Firenze, in cambio dello sfruttamento per 22 anni degli spazi commerciali, il problema fu risolto.

Il Consiglio comunale, nelle adunanze del 25 gennaio e 4 febbraio 1924, approvò la convenzione con la quale il signor Cesare Scarselli si impegnava a realizzare, entro il 25 aprile 1925, la sistemazione del vecchio mercato e la costruzione di quello nuovo in piazza Cavour.

L'Amministrazione comunale si impegnò a "limitare le licenze per il commercio con carretti", ma la “guerra”  al commercio ambulante fu combattuta con scarso impegno e quasi subito  lo Scarselli protestò, minacciando azioni legali.

Così, il 5 gennaio 1928, il Podestà Luigi Leonzi deliberò di riscattare il servizio dei mercati dietro pagamento  della somma di L. 1.950.000.

Dato l’interesse dell’argomento, la partecipazione alla conferenza è aperta a tutta la cittadinanza.