MARTEDI’ 4 NOVEMBRE CONFERENZA DELL’UNITRE VIAREGGIO VERSILIA: “ARTURO MARTINI E L’OMAGGIO A LORENZO VIANI”

Comunicato stampa

MARTEDI’ 4 NOVEMBRE CONFERENZA DELL’UNITRE VIAREGGIO VERSILIA: “ARTURO MARTINI E L’OMAGGIO A LORENZO VIANI”

L’UNITRE Viareggio-Versilia nel calendario del mese di novembre ricorda Lorenzo Viani nel 91° anniversario della morte con la conferenza di martedì 4 novembre, ore 16,30 nel salone della Croce Verde di Viareggio, a cura del prof. Marco Dolfi, docente dell’Accademia di Belle Arti di Carrara ed artista, “Arturo Martini e l’omaggio a Lorenzo Viani”.
Arturo Martini, tra i più importanti scultori del Novecento, nato a Treviso l’11 agosto 1889, quasi coetaneo di Lorenzo Viani, che ricordiamo nato a Viareggio il 1 novembre 1882 e morto ad Ostia il 2 novembre 1936, nel 1937 pochi mesi dopo la morte di Lorenzo Viani, incontrò a Carrara Renato Santini e dall'incontro maturò l'idea di scolpire il volto "leonino" dell'artista viareggino. La scultura, che Martini donò al Comune di Viareggio, dopo essere esposta alla Biennale di Venezia del 1938; poi nel 1939, giunse a Viareggio per essere collocata in una "degna sede". Però, per molto tempo fu depositata in un polveroso magazzino comunale. Finalmente, nel 1952, fu deciso di esporre la scultura e la cerimonia di inaugurazione avvenne il 10 agosto 1953, giorno di S. Lorenzo, nel contesto di una giornata celebrativa dedicata a Viani, collocandola nella piazzetta sul lungo molo, "in perenne contemplazione del suo mare, della sua darsena", come disse il sindaco, Lorenzo Marsigli, nel suo discorso inaugurale.
Ora sul molo si trova la copia realizzata nel 1976 a Pietrasanta nel laboratorio di Franco Cervietti, mentre la scultura originale è conservata nel Palazzo delle Muse, in piazza Mazzini.
La conferenza, in programma martedì 4 che vuol ricordare il 4 novembre del 1936, allora era lunedì, quando a Viareggio furono celebrati in forma solenne i funerali dell’artista viareggio, illustrerà l’arte sculturea di Arturo Martini ed in particolare il “ritratto di Lorenzo Viani” che nel grosso marmo venato ha scolpito “il volto di Viani, nella sua squadratura possente, il corruccio mai placato della sua anima, che fu ispida e ardentissima, armata di volontà inflessibile e nutrita di danteschi sdegni per le ingiustizie della terra”, come disse Elpidio Jenco intervenendo all’inaugurazione dopo le parole del sindaco Marsigli..